venerdì 18 marzo 2011

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Eden


Bello, "colorato" e vario!
Questo ciò che mi vien da dire su Eden, nuovo album dei Subsonica.

Alcune tracce erano già uscite di settimana in settimana (al venerdì) su iTunes.
Già questa è stata una cosa che mi è piaciuta molto, in modo che di settimana in settimana si formava via via l'album.
La 1° è stata Eden (1 giorno di download gratuito sul loro sito) e via via le altre.
Al contrario de l'Eclissi dicevamo l'album è meno cupo, ma eccovi alcune righe su ogni traccia scritto da Max Casacci

Eden
La canzone è in fondo la sintesi di tutto questo. Un beat elettronico proveniente da territori sperimentali (la Warp di Flyng Lotus per esempio ..), sul quale Boosta suona il suo pianoforte intimista, Samuel trova una melodia ariosa e tersa, Vicio percuote il suo funk basso, ma senza lustrini né code di pitone, io gioco a bilanciare "elettricamente" sfiorando ora i Radiohead ora i chitarristi cervellotici degli anni '80. Ninja si tiene ai margini per tutto il brano e poi pesta una batteria che si trascina dietro il crescendo finale. A dispetto della sua complessità è stato scritto di getto in un sola mattinata, rimanendo pressoché invariato anche in studio di registrazione. Il testo cerca delle immagini universalmente positive, la danza per esempio (e qui la suggestione si completa nel il video di Luca Saini) o il "giorno perfetto" di loureediana memoria, o la natura che in questo album sostituisce lo scenario metropolitano. L'"Eden" in questo caso è la "propria" dimensione che non si riceve in dono ma si costruisce, a costo di diventare adulti.

Serpente
Un retaggio che porto dietro da quando suonavo e componevo con gli Africa Unite è il reggae, suonando il quale, in una vita precedente, sono finito sul palco anche Giamaica. Samuel solitamente interpreta queste linee melodiche con grande intensità e un brano che nasce reggae si può incrociare duttilmente con una sacco di altre cose (vedi la deep house di "sole silenzioso", l'elettronica più astratta di "alibi", etc). Nella fattispecie qui abbiamo tentato un matrimonio contro natura tra la dub step iper tecnologica e il rock valvolare. Con un Ninja, mio complice per l'occasione, più esaltato che mai. Il testo, parla molto semplicemente di "tentazione", e continua il gioco delle metafore bibliche.

Diluvio
A dispetto delle premesse e delle apparenze è Samuel che ha posato la pietra d'angolo per la base questo brano, successivamente elaborato da me e Ninja. Ed è anche suo il riffino di synth insolente che lo caratterizza. Il testo prende ispirazione dalle nuove generazioni, che come a sancire la fine della "glaciazione" degli anni zero, scendono in strada per rivendicare un presente diverso "contro la ginnastica dell'obbedienza". IIl diluvio come nascita di una coscienza e scoperta della propria sessualità. Quando niente sarà più come prima.
E' uno degli esperimenti di testi a quattro mani che abbiamo tentato in questa nuova fase. La canzone è una di quelle più classicamente subsoniche. Aspettatevi a breve una scarrettata di remix da parte dei migliori produttori underground italiani (Maztek, Hallucinator, Baesom, Arp xp, Mother inc, Dabs, Matteo modulate..)

Prodotto Interno Lurido
Se da un lato è impossibile rimanere estranei a quello che sta succedendo all'Italia di questi anni, dall'altro ci rendiamo conto che mai come oggi una classe politica, il suo autocrate e tutto quello che rappresenta hanno fatto un' irruzione violenta nel nostro immaginario. Inquinandolo. Certo volevamo parlare della nostra Italia, e dello sdegno che proviamo, ma lo volevamo fare anche in forma di esortazione, quasi di augurio, Non di indignazione fine a se stessa, Per tentare di liberare prima di tutto la mente, da uno scenario quotidiano senza sogni né prospettive. E' in fondo il nostro augurio di compleanno per un Italia, che siamo pronti a ripercorre da cima a fondo nell'arco dei prossimi due anni.

Benzina Ogoshi
Ne abbiamo parlato tanto sul sito. Possiamo solo aggiungere che è stata scritta in un quarto d'ora, in uno dei pochi momenti nei quali abbiamo preso gli strumenti in mano tutti insieme, per i titoli di coda di "paraSubnormal activity". E che per il testo, nella versione su album, ci avete aiutato voi, a realizzare. regalandoci le vostre frasi sul senso di inadeguatezza, i vostri "non sei riuscito...". Un esperimento autenticamente interattivo tra adrenalina techno punk e ironia.

Sul Sole
è una delle canzoni che evidenzia meglio la necessità di luminosità rispetto del precedente "l'eclissi". Nonostante il fatto che "Sul sole" parli, seppur con leggerezza, di sconfitta e di fuga verso altri paradisi. Per non ritornare mai più.
Boosta e Samuel ne sono i principali artefici. Un riff di chitarra che potrebbe essere stato rubato da un album degli Smiths, una ritmica freneticamente distorta e scandita in levare (per la quale un giornalista ha già scomodato il kraut rock), qualche coro che riecheggia gli anni'80 dei i talking heads, un po' di sintetizzatori arroganti. La canzone ideale per una estate squilibrata e psicopatica.

Quando
E? la classica ballad di Samuel ed è forse una delle più riuscite. Inizialmente scritta dal nostro front man per Mina.
il testo semplice e molto "Eden", parla di risveglio di liberazione dall'inverno delle incertezze.
Per la veste sonora abbiamo ricercato soluzioni bizzare. A partire dalle distorsioni (proto) digitali piuttosto "vintage" che liquefanno una batteria acustica interamente suonata. Nelle nostre intenzioni abbiamo immaginato daft punk che torturano un batterista in carne e ossa. Poi synth visionari e chitarre lunari, da scenario "islandese". E' una canzone d'amore, senza sensi di colpa.

Istrice
Serpenti, lupi, insetti, gabbiani, un'altra curiosa creatura del nostro "Eden" è l'istrice. Che poi a Torino "istrici" lo siamo un po' tutti. Soprattutto nella straordinaria capacità di proteggere, nascondendoli, i nostri sentimenti quando ci rendono vulnerabili. Le storie diventano così sfide ad ostacoli, tra creature dal carattere selvatico. Il testo utilizza parole semplici e dirette, Che lo scenario sia poi la nostra città, è evidente a partire dai lampioni per arrivare, passando attraverso i portici, al fiume, di fronte al quale la nostra storia è iniziata. Il brano nasce da una idea di Boosta, e viene sviluppato tra tastiere nerd da cameretta, orchestre e chitarre newyorkesi fino a diventare un funk nebbioso da colonna sonora. Per "istrice" il regista Cosimo Alemà ha realizzato un vero e proprio video horror, che però solo in rete si può ammirare nella sua versione integrale.

Tra Gli Dei
Testo : il day after di una Cenerentola contemporanea, dopo il festino tra vari "dei" del basso impero. Nell'Italia di oggi del resto può apparire la cosa più naturale del mondo, aprire le gambe al proprio futuro con la benedizione della nostra élite politico culturale. La stessa del "family day" se non vado errato.
Brano: funk mutante, in bilico tra elettronica e sonorità indie. Per certi versi riscopriamo una componente black del nostro primo periodo.
Anche artefici principali: Samuel e Boosta in uno di quei giorni dove si scrivevano brani dandosi delle regole: non sotto i 120 bpm e senza l'ombra di un accordo minore. Ne esiste anche una "funk alternative version", con Vicio in carne ed ossa a suonare una bella linea nevrotica al posto della bass line elettronica. Peccato che alla conta dei voti siamo finiti in minoranza: due contro tre. E' disponibile per ora su i-tunes come bonus track. Vedremo di proporla anche in altri modi.

La Funzione (feat "Righeira" )
Ok lo ammetto, il brano l'ho scritto mentre cazzeggiavo con un nuovo software ascoltando un disco degli Ultravox. Ho scritto al volo un testo ispirato (con affetto) al Boosta in versione "corteggiamento", così per prenderlo bonriamente un po' in giro . Ma soprattutto mai avrei pensato di farne qualche cosa di più di un semplice esercizio di stile. E meno che mai di proporlo ai Subsonica. E' stato Samuel a insistere dicendo che in giro per il mondo il genere "italo disco" era al centro dell'attenzione di molti, che c'era caccia grossa ai vinili dell'epoca, che se non lo inserivamo nell'album eravamo provinicali etc.etc etc. Insomma alla fine abbiamo pensato che poteva anche essere una buona occasione per realizzare un brano insieme a Johnson (e a quel punto con i Righeira) visto che per anni nei locali a tarda ora ce lo eravamo promesso mille volte. E poi in effetti dai tempi del Coccoluto "mio dj" la provocazione ci ha sempre divertiti molto.

L'angelo
testo: un angelo/demone, al quale sacrificare le proprie energie e la realizzazione della felicità. Una persona, o un destino, attraverso il quale venire puniti mediante la sostanziale soddisfazione dei propri desideri.
brano: tutte di Boosta le atmosfere sintetiche e raffinate di questo brano che ha il compito di chiudere con intensa eleganza l'album.

Altra traccia contenuta nel cd è l'inno ufficiale dei Campionati del Mondo di Pallavolo 2010 intitolata Subvolley.

Ci vediamo "in sala ballo" il 12 aprile in quel di Assago, con il mio fratellino!


"...E non va bene di qua e non va bene di là,
non si capiscono le parole,
quando fai così sei troppo commerciale,
quando fai cosà non si capisce un ca...
oh, mi sembri mia madre! E che cazzo!..."

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