Questo libro non mi è piaciuto: un'analisi fatta attraverso le statistiche dei giornali e la frequentazione, da normale spettatore, dello stadio di San Siro (soprattutto alle partite del Milan).
Troppo lontano quindi dal "nucleo caldo" e scritto con un linguaggio forse troppo forbito per farsi piacevolmente leggere.
Possono darvi un'idea i nomi dei 5 capitoli:
I. Sport ed eccitazione collettiva
II. Ermeneutica del calcio
III. Ecologia e politica dello stadio
IV. Etologia del pubblico
V. Sulla violenza e altri stereotipi
Altra pecca, a mio avviso, son le note messe in fondo al capitolo e non a fondo pagina.
E' la mia prima lettura sul tema che boccio in maniera così radicale...
Presentazione:
Sono cambiate probabilmente le forme della violenza legata al calcio; è certo però che la violenza non è una perversa invenzione di questi ultimi anni. Esiste certamente una violenza sociale nel calcio, ma esiste anche una retorica della violenza. La retorica non consiste nel denunciare la violenza, ma nel nutrirsi del suo mito. Ogni epoca denuncia la propria crisi attribuendola alla mancanza di valori dei membri più giovani della società, e al loro comportamento antisociale. Il fascino del calcio potrebbe dipendere anche dal suo contenere essenzialmente (e cioè, da sempre) la possibilità rituale di violenza. Violenza rituale significa "trasformata", "celebrata", "simbolica", e quindi non necessariamente praticata. Il gioco del calcio costituisce per un gran numero di praticanti, spettatori e appassionati, una autentica sottocultura, ovvero un sistema o sottosistema di simboli che orienta riti specifici, dotato di linguaggi specifici e capace di promuovere comportamenti specifici.
La copertina:
Altre info:
Autore: Dal Lago Alessandro
Editore: Il Mulino
Collana: Intersezioni
Data di Pubblicazione: 1990
Genere: SCIENZE SOCIALI
Argomento: Calcio, gioco del Tifo sportivo
Pagine: 192
Peso gr: 196
Dimensioni mm: 210 x 130 x 13
ISBN: 8815083626 9788815083623
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